giovedì 26 maggio 2016

Lacrime di Cenere - Volume 3: Sangue d'Autunno

Lacrime di Cenere - Volume 3: Sangue d'Autunno è finalmente disponibile per l'acquisto su Amazon, a soli 0,99 euro come i due Volumi precedenti.
Resta nei paraggi, mio Caro Lettore: presto le prime novità sul Volume 4 della serie!

lunedì 16 maggio 2016

Lacrime di Cenere - Volume 3: DATA UFFICIALE

Finalmente ci siamo, mio Carissimo Lettore: la data ufficiale di uscita del nuovo episodio Lacrime di Cenere - Volume 3: Sangue d'Autunno è fissata per giovedì 26 maggio 2016.
L'eBook sarà pubblicato con le stesse modalità dei precedenti, ovvero in formato Kindle, su Amazon, al prezzo di 0,99 euro (GRATIS per gli abbonati Kindle Unlimited).
Ti ringrazio sinceramente per la pazienza, e mi auguro di ripagare appieno l'attesa con questo fantastico capitolo della saga.
Anticipo fin d'ora che entro fine anno sarà disponibile anche il Volume 4 della serie, che riprenderà a seguire le vicende dei personaggi del Volume 1.
Per il momento è tutto: ci rivediamo tra le pagine di Lacrime di Cenere - Volume 3!

martedì 10 maggio 2016

martedì 1 marzo 2016

Il laboratorio degli orrori (Delos Digital, collana "The Tube Exposed", a cura di Franco Forte)

Carissimo Lettore, ti presento il mio nuovo romanzo breve: Il laboratorio degli orrori, edito da Delos Digital nella collana horror-zombie The Tube Exposed, a cura di Franco Forte. Ecco di seguito l'abstract, la sinossi e i link alle pagine d'acquisto negli store principali.

Anche quando la morte cammina per le strade, il vero orrore riesce sempre a nascondersi nei posti meno sospetti...

All’inizio è un’alba come tante altre, prima che il sangue cominci a tingerla un po’ troppo di rosso. Quando i morti si rialzano e invadono le strade, Lucas è costretto a fare i conti con una realtà spietata e terrificante, che mette a dura prova la sua razionalità. Si ritrova ben presto a dover guidare un gruppetto di superstiti in fuga, che come lui possono affidarsi soltanto al proprio fiato e alla speranza di lasciare la città. Lottando con tutte le forze per non essere divorati da un mondo terribilmente affamato, Lucas e gli altri scopriranno che in realtà il vero orrore non è quello che digrigna i denti alle loro spalle, ma quello che si nasconde in un laboratorio ben più spaventoso del mondo degli zombie…

venerdì 26 febbraio 2016

Nuova pubblicazione con Delos Digital

Buongiorno, Carissimo Lettore!
Oggi ti segnalo una novità: martedì 1 marzo uscirà in tutti i principali store il mio nuovo lavoro, Il laboratorio degli orrori, edito da Delos Digital nella collana horror-zombie The Tube Exposed, a cura di Franco Forte.
Si tratta di un romanzo breve, questa volta, di respiro più ampio rispetto a qualsiasi altro mio racconto pubblicato finora. Spero vivamente che tu abbia voglia di seguirmi in quest'avventura, e mi auguro che leggere la storia ti faccia provare le stesse emozioni che ho provato io scrivendola.
Se nell'attesa vuoi dare un'occhiata alla collana per farti un'idea, ecco il link: Delos Digital - The Tube Exposed. Ti faccio presente che si tratta in gran parte di numeri autoconclusivi o piccole mini-serie, e che dunque non è necessario averne letti altri per potersene gustare appieno uno solo; in ogni caso sono tutte ottime storie, ben costruite e ben scritte, che mi sento di consigliare.

venerdì 11 dicembre 2015

Racconto nella rivista "Robot"

Buongiorno, mio Carissimo Lettore!
Ci tenevo a farti sapere che è uscito il nuovo numero della prestigiosa rivista di fantascienza Robot, e che all'interno c'è anche un mio breve racconto.
Si tratta di Fantasmi dal passato, una storia di duemila battute ispirata alla serie Trainville di Alain Voudì (Delos Digital).
Il mio contributo è stato selezionato nel corso di un contest, I vagoni di Trainville, promosso da Writers Magazine Italia, e si trova ora a pagina 96 del numero 76 di Robot, in versione digitale (link) e cartacea (link).
Ecco l'incipit:

Fuori dal finestrino scorreva la prateria. Dall'altra parte, all'interno dello scompartimento buio del vagone 54, nelle vene di John fluiva soltanto la paura.

lunedì 16 novembre 2015

Lacrime di Cenere - Volume 3: la copertina ufficiale

Ci siamo quasi, mio Carissimo Lettore: il nuovo Volume di Lacrime di Cenere è in piena fase di stesura. Conto di riuscire a pubblicarlo molto presto; in ogni caso, appena sarà possibile ti farò sapere la data d'uscita esatta.
Nel frattempo, per ingannare l'attesa, ecco in esclusiva la copertina ufficiale di Lacrime di Cenere - Volume 3: Sangue d'Autunno.

lunedì 28 settembre 2015

Le Anime di Eglon - Prima Stagione - Episodio 32

Una colonna di furgoncini blindati neri passò per Neighbour Street a tutta velocità, oltrepassando Stan Payton, che aspettava di attraversare la strada, e procedendo senza indugio verso Main Street.
La città stava per sprofondare un’altra volta nell’oscurità. L’energia elettrica era stata ripristinata soltanto nei punti chiave di Eglon, grazie ad alcuni generatori arrivati con il treno della settimana precedente. Così, l’ospedale e il supermercato dei Goldbert erano illuminati ventiquattro ore su ventiquattro, mentre le strade, subito dopo il tramonto, affondavano nelle tenebre più terrificanti che i cittadini di Eglon avessero mai avuto modo di sperimentare.
La giornata era stata incredibilmente densa di vicende importanti. Dopo l’assalto al ponte da parte dell’Esercito degli Stati Uniti, con il conseguente fallimento dell’attacco e la ritirata dei militari sotto i colpi dei mortai, era venuta l’ora delle esecuzioni.
Dei circa cinquanta soldati rimasti intrappolati in città, sedici avevano gettato le armi e giurato fedeltà ai ribelli, gli altri si erano fatti ammazzare e gettare nel fiume Arkansas. I sopravvissuti erano stati scortati nei pressi di un incrocio lungo Main Street, dove le sette unità speciali del Commando Alfa stavano per subire la pena di morte. Ma il comandante di questi ultimi aveva barattato con un’informazione la salvezza dei compagni, e alla fine era stato l’unico a venire giustiziato. Un ribelle aveva afferrato le estremità della corda che gli chiudeva il cappuccio sulla testa e aveva tirato, strangolando il militare. Poi Maschera Blu aveva dichiarato che i sei soldati scelti sarebbero stati rinchiusi in altrettante celle di massima sicurezza, e che anche i sedici soldati dell’esercito regolare avrebbero fatto la stessa fine: non ci si poteva fidare alla cieca di persone che avevano rinnegato il proprio Paese con tanta leggerezza, aveva spiegato, perciò era meglio saperli dietro le sbarre.
Ripensando a tutte queste cose assieme, al rumore degli spari che avevano lacerato il silenzio dell’alba e ai volti dei soldati condannati a una prigionia senza prospettive, Stan si sentì rabbrividire.
Ma aveva una missione da compiere, adesso, e doveva essere lucido. Quindi avrebbe fatto meglio a levarsi dalla testa tutti questi pensieri e concentrarsi sull’obiettivo.
Mente sveglia, cuore pronto, occhi spalancati. Dopo quest’operazione devo ritornare da Sarah, Michael e Christine. Non posso permettermi di morire qui, stanotte. Devo tornare da loro.
La sua famiglia non sapeva cosa stesse facendo. Aveva detto a Robert che sarebbe uscito a prendere una boccata d’aria, e l’uomo non aveva battuto ciglio. Dal suo sguardo si capiva che aveva intuito le reali intenzioni di Stan, ma preferiva fingere di non sapere nulla. «Buona fortuna» aveva sussurrato, e poi era rientrato in cucina per aiutare Sarah a preparare la cena.
Stan attraversò la strada sulle strisce pedonali, riuscendo a malapena a distinguere i profili dei lampioni, delle panchine e dei cestini per le immondizie, nonché quelli degli edifici e dei cartelli stradali. Era difficile muoversi a Eglon di notte, ultimamente. Nonostante questo, da quando l’elettricità era scomparsa c’era più movimento. Spacciatori, venditori di merce di contrabbando, gente curiosa che gironzolava con le mani in tasca. Ribelli mascherati che se ne fregavano di queste persone e si limitavano a controllare che l’ordine generale fosse comunque rispettato.
«Sono qui. Andiamo» annunciò sottovoce ai tre uomini che lo aspettavano in fondo al marciapiede. Greg Donington, Brian Jones e Jeremy Barton confermarono con un muto cenno d’assenso. Sollevarono il braccio per avvisare il vicesceriffo Wieler e gli altri quattro poliziotti dell’inizio dell’operazione. Infine, con molta calma, si avviarono verso il palazzo buio nel quale Jeff Turner, poche sere prima, aveva visto entrare alcuni rivoluzionari con delle casse piene di batterie.

lunedì 21 settembre 2015

Le Anime di Eglon - Prima Stagione - Episodio 31

«E adesso, signore?» bisbigliò uno degli ufficiali alle sue spalle. Ma il comandante Smith non lo sentì. I suoi uomini erano agitati, si spostavano da un piede all’altro in attesa del suo segnale. Lui, però, non riusciva ad aprire bocca. Non riusciva più a parlare. Non sapeva che cosa dire, ma tutti quei soldati dipendevano da lui. Dalle parole che sarebbero uscite attraverso le sue labbra nei prossimi istanti.
Un grosso blocco di cemento e asfalto lacerato dall’esplosione si staccò dal mezzo metro di ponte rimasto prodigiosamente appiccicato alla riva orientale del fiume. Il frammento di pietra precipitò al rallentatore nella mente di Smith, compiendo nell’aria movimenti di pochi centimetri alla volta. Finché alla fine non scomparve, rigettando nell’aria, come unico segnale del proprio arrivo, il rumore del tonfo prodotto nel momento in cui raggiunse il pelo dell’acqua e vi si immerse.
«Fuoco!» aveva appena urlato un ribelle dall’altra parte del fiume, e la sua voce alterata da un megafono investì i soldati dell’Esercito degli Stati Uniti come un’ondata di piena.
Ma ancora non erano incominciati gli spari. Il nuvolone di fumo nero innalzatosi dall’esplosione del ponte era stato disperso, spazzato via dal vento. Le urla degli uomini precipitati nel fiume assieme ai resti del viadotto si erano spente in fretta. Adesso rimanevano il vuoto e il silenzio a fare da cornice a quello scenario spietato, alla fotografia scattata oltre quel tratto di barricata infranta. I militari americani, con le armi impugnate e i volti scolpiti nella carne dalle mani del terrore, si stringevano in un gruppo compatto e agitato, circondati da quella moltitudine di maschere variopinte che li tenevano sotto tiro. I carri armati, immobili come moderne statue totemiche di un’era macchiata di sangue, lasciavano presagire con la loro sola presenza quello che sarebbe successo di lì a poco.
«Signore, che cosa dobbiamo fare?» insistette l’ufficiale alle spalle del comandante Smith, la voce sempre più fievole e incrinata.
Il capo dei ribelli aveva già berciato il suo ordine, quel «Fuoco!» che aveva spinto i soldati intrappolati sul suolo della città di Eglon a richiudersi in un drappello più omogeneo. Ma erano poche decine di uomini isolati e spaventati, messi di fronte a una moltitudine di bestie senza volto e senza umanità che li avrebbero macellati alla stregua di sanguinolenti pezzi di carne disossata. Nessuno aveva ancora premuto il grilletto, ma era questione di qualche istante prima che l’esecuzione spruzzasse di sangue la corrente limpida del fiume Arkansas.
Esitavano, e Smith non riusciva a capire perché. I suoi uomini stavano immobili, le mitragliatrici spianate, pronti a morire per quella pace e quella libertà che speravano di portare alla città di Eglon, e che invece era stata affondata con le macerie del ponte distrutto.
Ma, soprattutto, non riusciva a capacitarsi di quello che era accaduto. Pareva che filasse tutto per il verso giusto. Il Commando Alfa era penetrato in città e aveva fatto saltare dall’interno un tratto della barricata. Il ponte era preso, il passaggio si presentava libero, e non rimaneva che trasferire le truppe da un versante all’altro e intraprendere le prime fasi di una lenta ma vittoriosa riconquista.
Che cosa era andato storto, maledizione?
«Signore, attendiamo ordini. Dobbiamo fare qualcosa… ritirarci, perlomeno» perseverò l’ufficiale dietro di lui, che ancora non aveva udito alcuna risposta da parte del superiore.
«Fuoco!», aveva urlato quel ribelle con il megafono. E i fucili non cantavano, le pistole non gridavano, gli uomini non morivano. Che cosa stava capitando?
Un fischio acuto e penetrante, sibilato da immense labbra screpolate, si impadronì dell’aria e del silenzio con un abile colpo di mano, incenerendo ogni incertezza e trasformando l’attesa e l’esitazione nella prospettiva di un bagno di morte.
Il cielo plumbeo, nuvoloso, che scaricava la sua pioggia debole e irritante sulla città di Eglon, fu solcato da un’infinità di profonde artigliate scure. E solo quando i mortai lanciarono il secondo attacco il comandante Smith si riprese e ordinò bruscamente la ritirata.
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